La rifrazione della luce
Dopo aver sperimentato e osservato che la luce viene riflessa dai materiali in modo diverso ed esserci divertiti con gli specchi, abbiamo scoperto che ha anche un’altra proprietà “magica”: essa viene deviata quando attraversa materiali differenti.
Questo fenomeno si chiama rifrazione.
Ecco come appare infatti una cannuccia immersa in parte nell’acqua:
Ma perché accade questo?
Perché essa si propaga con una diversa velocità a seconda dei materiali che attraversa. Così, quando i raggi di luce toccano la superficie dell’acqua vengono deviati con un angolo differente rispetto a quando viaggiano nell’aria e quello che noi vediamo è una cannuccia spezzata e spostata.
La rifrazione è anche il fenomeno che genera gli arcobaleni e della scomposizione della luce bianca nello spettro dei sui colori quando essa attraversa un prisma, come ci hanno ben spiegato i compagni di 3^ nell’articolo I colori della luce.
Ogni colore che compone la luce bianca ha una differente lunghezza d’onda e viene rifratto in modo leggermente diverso proprio per questo fatto: minore è la lunghezza d’onda, maggiore è l’angolo di rifrazione.
Per lunghezza d’onda si intende la distanza fra una cresta ed un’altra, così come mostra l’immagine qui sotto
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L’immagine qui sotto ci mostra le diverse lunghezze d’onda dei colori della luce visibile
Come possiamo notare i colori verso il violetto hanno una frequenza minore e infatti passando nel prisma sono quelli che subiscono una deviazione maggiore come si vede nell’immagine precedente.
La ricomposizione dello spettro in luce bianca
Dopo abbiamo anche noi provato a ricomporre la luce bianca costruendo un disco di Newton e facendolo ruotare.
Ecco il risultato: